C'era solo il telefono tra noi
il passero del tuo nome
e il mio ramo filibustiere
albeggiava il tuo amore
o il suo rossore
quando mi addebitavi i primi brividi?
(I cuori clandestini già foreste
di baci si scambiavano e di sogni)
Io ero te che eri la mia anima
e gli usignoli stavano a guardarci
Io ti stregavo con le mie mimose
e tu con gli occhi grandi e musicali
Io ero lo scoiattolo impazzito
della tua quercia - il re di mille fiabe
che a volte ti graffiava per fuggirti
e ritornare zingaro e (in)felice.
L'amore mio crudele e le bugie
che solo uno scorpione sa inventare
m'impediscono oggi un giuramento
deriso dalle tue triple trincee
ma in questo primo giorno di gennaio
(gennaio è un mese antico e troppo caro)
vorrei incontrarti ancora - amarti ancora
lunedì 22 ottobre 2007
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